La Via Ghibellina

La Via Ghibellina

da Firenze a La Verna

La Via Ghibellina
Km 81,5  
 Elevazione min.  m 58,8 slm
 Elevazione max.  m 1277 slm
 Totale in ascesa  km 42,36
 Totale discesa  km 31,41

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La Via Ghibellina

Il Percorso

Si parte quindi da Firenze per arrivare dopo 13 km all'Antico Spedale del Bigallo dove venivano ospitati i pellegrini. I locali sono stati recentemente recuperati e possono accogliere il viandante in un ambiente suggestivo. Si prosegue salendo verso Montecucco incontrando dei bei lastricati per scendere poi ai ruderi del Monastero di Corsignano ora detto Monasteraccio, provvisto a quei tempi di uno Spedale. Prima di Rignano sull’Arno si incontra il sito archeologica di Castelluccio di Rignano e la stupenda Pieve di San Leonino.

Anche a Rignano esisteva dal 1341 un spedale dedicato ai Santi Jacopo e Filippo che ha funzionato fino al XVIII secolo garantendo “il fuoco, la luce ed il dormire”. Salendo verso Vallombrosa si incontra la Pieve di San Pietro a Pitiana situata sulla via Cassia Vetus dove, forse, vi era la possibilità di sostare mentre attualmente è possibile farlo per la generosità del parroco Don Gino.

Si raggiunge l’Abbazia di Vallombrosa con un’erta salita di circa 6 km per trovare accoglienza pellegrina nell'Abbazia stessa. Si sale alla Croce Vecchia dove arrivava da Strumi la strada Romana, Via Florentia, che provenendo da Castel- Leone, scendeva poi verso Pontassieve, raggiunta la Croce Vecchia. Il percorso principale invece, scende lungo il Torrente Scheggia verso Pieve Molino. Anche a Montemignaio esisteva uno spedale dedicato a San Benedetto.
Si continua il viaggio, sicuri di camminare nella storia, quando attraversiamo il torrente Pistiano sul ponte “medievale” stupendo, mai attraversato da auto, per continuare il nostro cammino su un lastricato di incredibile bellezza. Le tracce del lastricato ci accompagnano fino a Pagliericcio.

Là vicino, merita raggiungere il Mulino Grifoni mosso dalle acque del Torrente Solano nella “valle dei mulini”, ancora in funzione per merito dei fratelli Grifoni che con amore e dedizione proseguono il lavoro dei loro avi.
Da Pagliericcio si prosegue fino a Strada in Casentino dominata dal Castello di San Niccolò dei Conti Guidi dai sinistri ricordi per la strage dei suoi abitanti, dopo un lungo assedio, ad opera del condottiero Piccolini al soldo dei Visconti. Anche a Strada in Casentino esisteva lo spedale detto ” Hospitale Sanctae Mariae ad Stratam”.

Il percorso principale da Strada sale al Castel Niccolò per scendere a Strumi lungo un percorso panoramico. Nella variante estiva, si prosegue verso la Pieve di San Martino in Vado, termine quest’ultimo che ci preannuncia la necessità di attraversare con il guado (Vado) il Solano che ha tutta l’aria di essere il guado della Via Romana Maior, proveniente da Arezzo e diretta in Mugello. Si arriva a Strumi, luogo pieno di fascino per il ricordo della potente Abbazia di San Fedele che aveva l’obbligo di dare cibo a 10 pellegrini di passaggio, ancora una testimonianza della frequentazione del percorso.
Poppi, là sul colle, si avvicina velocemente accogliendoci con il suo fascino medievale e pieno di storia. Si prosegue per Bibbiena raggiungendo il Santuario di Santa Maria del Sasso e, transitando per Campi, si sale al Santuario de La Verna accolti con fraternità francescana.